Cina e Francia firmano accordi sullo “sviluppo sostenibile” per 8,5 miliardi di dollari

Delicati preparativi dell’ipotetica visita del presidente cinese, Xi Jinping, in Francia

Xi Jinping e Emanuel Macron

Per celebrare il Decimo anniversario dello storico accordo tra la Cina e la Francia, sulla costruzione nella provincia di Hubei della città ecologica di Wuhan, e in vista del possibile viaggio in Francia del presidente cinese, Xi Jinping, in programma per il maggio prossimo, i due Paesi hanno concluso accordi per 8,5 miliardi di dollari, da utilizzare per il finanziamento dei 58 progetti congiunti nei comparti dell’edilizia urbana, dell’economia “verde” e della protezione degli ecosistemi. Gli accordi sono stati stipulati a margine del 7° Forum Cina-Francia, dedicato ai problemi dello sviluppo sostenibile della seconda maggiore economia mondiale.

Il progetto della citta-campione ecologica di Wuhan si estende su un’area di 39 chilometri quadrati ed è stato realizzato secondo i più moderni standard di edilizia urbana sostenibile. Alla realizzazione del progetto hanno partecipato molti celebri architetti cinesi e francesi.

La visita in Francia del presidente Xi non è ancora stata confermata dalle fonti ufficiali cinesi, che comunque hanno diverse volte ricordato l’importanza del 60mo anniversario dell’instaurazione delle relazioni diplomatiche tra Cina e Francia, celebrato il 27 gennaio del 2024.  In occasione dell’anniversario, Xi Jinping e il presidente francese, Emmanuel Macron, hanno esaltato la stabilità delle relazioni come fattore molto importante in un momento incerto della politica mondiale. Secondo alcune fonti, citate dall’edizione europea del quotidiano “Politico”, Parigi intende riservare a Xi un’accoglienza “cauta”, dato il clima di crescente competizione economica e commerciale tra la Cina e i Paesi dell’Unione europea.

Da parte sua la Cina starebbe tentando di convincere l’Europa a non estromettere la Russia dai futuri negoziati di pace per l’Ucraina, che potrebbero tenersi in Svizzera. Pechino avrebbe addirittura ipotizzato la possibilità di boicottare i colloqui se non vi prenderà parte anche la Russia.