Il Brasile ha assunto la presidenza del G20

Il presidente brasiliano, Inácio Lula da Silva: "Tra gli obiettivi principali della presidenza brasiliana del G20 sarà la riforma della governance globale, principalmente di organizzazioni come l'ONU e il Fondo monetario internazionale”.

Il Brasile ha assunto la presidenza annuale di turno del G20, il gruppo internazionale che riunisce i 19 Paesi più industrializzati del mondo, ma anche i due membri collettivi: l’Unione europea e, da quest’anno, l’Unione africana. Il G20 rappresenta circa l’85% del PIL globale, il 75% del commercio internazionale e due terzi della popolazione mondiale.

È la prima volta che questo Paese dell’America Latina va a guidare il G20 nel suo formato attuale. Il Brasile, con un prodotto interno lordo di 1.920 miliardi di dollari (2022), fa parte delle maggiori economie del mondo. Tra i punti di forza vi è l’industria nazionale, assai sviluppata, che assicura al Paese una posizione dominante nel continente. Il Brasile gode di immense risorse agricole come coltivazioni di soia, mais, caffè, canna da zucchero, arancia, cotone, tabacco, ananas, cacao, anacardi, e anche gli allevamenti di bestiame e di pollame. Nel territorio del Paese latinoamericano si trovano molti ricchi giacimenti d’oro, di minerale di ferro, di manganese, di bauxite, di stagno, di niobio e di nichel. Il Brasile è uno dei più importanti produttori globali di acciaio ed è al sesto posto nel mondo per la sua produzione di petrolio.

Il presidente brasiliano, Inácio Lula da Silva, che in questi giorni partecipa a Dubai alla COP28, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, ha subito reso noto che “i suoi obiettivi principali alla presidenza del G20 saranno la lotta alla fame, alla povertà, alle disuguaglianze, mentre saranno favoriti lo sviluppo sostenibile e le riforme della governance globale, principalmente delle organizzazioni sovranazionali come l’ONU e il Fondo monetario internazionale”. In questo contesto il Governo brasiliano ritiene anche che la presidenza del gruppo sia un’opportunità per la proiezione internazionale dell’amministrazione del presidente, Lula da Silva.

Alla cerimonia d’inaugurazione dei lavori della Commissione nazionale brasiliana del G20, il ministro degli Esteri, Mauro Vieira, ha dichiarato: “Se l’anno 2023 ha segnato il ritorno del Brasile al mondo, il 2024 sarà l’anno in cui il mondo tornerà in Brasile”.

Il Brasile insieme alla Russia, India, Cina e Sud Africa è stato nel 2016 anche uno dei cinque Stati-fondatori del gruppo internazionale dei BRICS.

Oltre al vertice dei leader del G20, in programma per il novembre del 2024 a Rio de Janeiro, il Brasile organizzerà l’anno prossimo più di 100 tra incontri e conferenze in diverse città del Brasile.