La Sco apre le porte all’Iran

Domani al summit dell’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai sarà annunciata l’adesione dell’Iran. Inoltre al centro dell’agenda si troveranno questioni di sicurezza economica e agroalimentare.

Si svolgerà domani, 4 luglio, in formato di videoconferenza il summit dei Paesi aderenti all’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai (Shanghai cooperation organization, Sco). Secondo le fonti della Sco “il risultato principale del vertice virtuale sarà l’ingresso dell’Iran”. Inoltre sono previsti “buoni progressi” per quel che riguarda il prossimo ingresso nella Sco della Bielorussia.
Al centro dell’agenda del summit, l’India – come Paese-organizzatore dell’evento – ha voluto mettere le problematiche della sicurezza economica e agroalimentare. Il presidente della Russia, Vladimir Putin, ha appoggiato questa iniziativa dell’India in una conversazione telefonica venerdì scorso con il primo ministro indiano, Narendra Modi. Il Cremlino ha voluto sottolineare che “la conversazione telefonica è stata costruttiva e piena di importanti contenuti. I leader hanno ribadito le proprie intenzioni di potenziare il partenariato strategico e privilegiato tra i due Paesi”. Lo scorso mese Modi ha visitato gli Stati Uniti, dove è stato ricevuto dal presidente americano, Joe Biden, e ha pronunciato al Congresso un discorso programmatico, valutato dai media internazionali “come segnale di allontanamento dell’India dalla Russia”.
L’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai è un organismo intergovernativo che favorisce la cooperazione in ambito economico, politico e anche militare tra gli Stati membri. È la più grande organizzazione regionale del mondo in termini di superficie territoriale e di popolazione. Attualmente ne fanno parte Cina, India, Russia, Pakistan, Kirghizistan, Tagikistan, Uzbekistan e Kazakistan. Afghanistan, Bielorussia, Iran (dal 4 luglio 2023 sarà membro a pieno titolo della Sco) e Mongolia, invece, sono osservatori mentre Azerbaigian, Cambogia, Nepal, Turchia, Sri Lanka ed Armenia rappresentano i partner di dialogo. Secondo Il Giornale “la rilevanza strategica di questo organismo nel contesto del continente eurasiatico ma più in generale sullo scenario mondiale è particolarmente importante ed ambisce a competere direttamente con le sfere d’influenza di altri enti come Nato e Unione Europea”.
Il tema del summit di domani è stato definito come “Towards a SECURE Sco” (“Verso una Sco sicura”, N.d.R.). Gli organizzatori indiani hanno spiegato che la parola inglese SECURE (sicura) in realtà rappresenta un’abbreviazione di seguenti termini-chiave in un mondo multipolare, e vanno da security (sicurezza), economy and trade (economia e commercio), connectivity (interconnessione), unity (unità), respect for sovereignty and territorial integrity (rispetto di sovranità e di integrità territoriale) e environment (ambiente circostante). L’idea fu lanciata dallo stesso Modi al summit della Sco nel 2018.
Uno dei temi centrali del summit sarà la sicurezza agroalimentare dei Paesi in via di sviluppo. “Nell’attuale contesto internazionale, la sicurezza alimentare sta diventando una sfida cruciale per la Sco e per l’intera comunità globale”, ha dichiarato il segretario generale della Sco, Zhang Ming, secondo cui “l’Organizzazione di Shanghai si oppone alle restrizioni nel commercio internazionale e alle politiche sanzionatorie, diventate una specie di arma in mano ai Paesi occidentali”. Come si può resistere alla linea politica dell’Occidente sarà discusso martedì dai leader dei paesi dell’Organizzazione di Shanghai. Pechino ha annunciato che “il presidente cinese, Xi Jinping, interverrà al summit con un importante discorso”.
Il tema della sicurezza agroalimentare è diventato talmente acuto negli ultimi tempi, che le Nazioni Unite sono riuscite a estrapolare le esportazioni dei prodotti agricoli, dei concimi chimici e dei generi alimentari “made in Russia” dalla lista dei prodotti soggetti alle sanzioni occidentali. In precedenza la Russia aveva minacciato il proprio ritiro dall’accordo per l’export del grano ucraino, in scadenza il 17 luglio prossimo.