L’UE annuncia 2,3 miliardi in 2 anni per la transizione green

Il presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha annunciato un piano biennale da 2,3 miliardi di euro provenienti dal bilancio UE per la transizione energetica “nel nostro vicinato e in tutto il mondo”.

Questa iniziativa, di cui Von der Leyen ha parlato nel corso della COP28 in corso di svolgimento a Dubai (Emirati Arabi Uniti), va a integrare l’iniziativa del Global Green Bond dal valore di un miliardo di euro che era stata presentata nell’estate 2023. In generale i membri UE si sono impegnati a investire “oltre 20 miliardi nella cooperazione energetica solo in Africa”, ha annunciato il presidente della Commissione europea spiegando che “Ogni Paese della Terra merita energia pulita, accessibile e autoprodotta”. Tra i vantaggi delle energie rinnovabili è annoverato anche il fatto che producono energia pulita e locale, quindi rendono i Paesi che le sfruttano più indipendenti.

“Oggi può essere un punto di svolta per far sì che l’energia pulita diventi globale e per rimettere il mondo in carreggiata verso l’obiettivo di 1,5°C dell’Accordo di Parigi”, ha continuato von der Leyen che ha ancora una volta sottolineato l’importanza della “finanza climatica”.
In questo modo sarebbe possibile reperire risorse da investire sulla transizione. “L’anno scorso l’Unione Europea ha contribuito con quasi 30 miliardi di dollari in finanziamenti per il clima ai paesi in via di sviluppo. Abbiamo costantemente lavorato per raggiungere l’obiettivo dei 100 miliardi entro la fine di quest’anno. Ci siamo impegnati a raddoppiare i finanziamenti per l’adattamento. Ed è una priorità per noi garantire che il nuovo Fondo perdite e danni possa iniziare senza ritardi”.

Allo stesso tempo l’esponente della politica europea è convinta che si debba passare “da miliardi a trilioni”. Per questo ha espresso apprezzamento per le proposte dei presidenti di Kenya e Francia, William Ruto ed Emmanuel Macron, che hanno spinto verso l’individuazione di nuove tasse per raccogliere più’ fondi per contribuire alla transizione verde.

E, ancora una volta, von del Leyen ha parlato dell’importanza dei green bond e della “tariffazione del carbonio”, strumenti che già nel corso dell’Africa Clima Summit di settembre 2023 erano stati considerati come fondamentali: fissare un prezzo internazionale del prezzo delle emissioni di carbonio potrebbe da una parte favorire l’innovazione da parte dei privati e allo stesso tempo far pagare un prezzo equo a chi inquina di più permettendo allo stesso tempo di ottenere ricavi da reinvestire nella transizione pulita nei Paesi in via di sviluppo.

.