Tesla e BP, accordo per i supercharger

British Petroleum (BP), gigante del petrolio e dell’energia, ha annunciato un accordo con Tesla per l’acquisto dell’hardware di ricarica ultraveloce. L’acquisto avviene tramite BP pulse, divisione dedicata alla ricarica dei veicoli elettrici, e ha un valore di 100 milioni di dollari.

L’obiettivo è quello di espandere la rete di ricarica BP Pulse sul territorio statunitense nell’ambito di un progetto di espansione che prevede investimenti di 1 miliardo di dollari, 500 milioni solo nei prossimi tre anni. I caricabatterie ultraveloci Tesla, con una potenza di 250 kW, saranno marchiati BP pulse e saranno dotati del “Magic Dock” di Tesla, compatibile con i connettori North American Charging Standard (NACS) e Combined Charging System (CCS). Ciò consentirà anche ai veicoli elettrici di altri produttori di veicoli di utilizzare queste “colonnine”.

Cedendo a terzi la sua tecnologia di ricarica veloce, l’azienda di Elon Musk apre a un nuovo business e al tempo stesso permette un miglioramento generale della rete di ricarica, il cui potenziamento rappresenta una delle più importanti sfide per il futuro della mobilità green.

“Siamo impegnati a rendere possibile un’esperienza di ricarica eccellente per tutti i proprietari di veicoli elettrici – ha dichiarato Rebecca Tinucci, Senior Director of Charging Infrastructure di Tesla – La vendita del nostro hardware per la ricarica rapida è un nuovo passo per noi, che stiamo cercando di espandere a sostegno della nostra missione di accelerare la transizione del mondo verso l’energia sostenibile”. Al momento tutto questo riguarda solo gli Stati uniti ma non è difficile pensare che, una volta ceduti i suoi preziosi e innovativi harware a una società, Telsa faccia lo stesso con altre compagnie, e che quindi un’analoga diffusione delle cariche ultraveloci possa avvenire anche fuori dagli USA.