Turchia, il 31 marzo le elezioni amministrative

Al voto 81 province e 30 aree metropolitane, a Istanbul e Ankara i duelli chiave

Un anno dopo le presidenziali, cha hanno confermato per un terzo mandato Recep Tayyip Erdogan, la Turchia torna alle urne il 31 marzo per le elezioni amministrative.

61 milioni gli aventi diritto di voto che eleggeranno sindaci e amministratori locali di 81 province in 30 aree metropolitane e 1.351 distretti e l’obiettivo numero di Erdogan sarà senz’altro quello di riconquistare Istanbul perso dal suo AKP, Partito della Giustizia e dello Sviluppo.

“È arrivato il momento di riprendere il lavoro da dove era stato interrotto, porre fine a questo periodo di fango e sporcizia e rimetterci al servizio della popolazione come abbiamo fatto per 30 anni. La città è tornata ai problemi del 1994, questi sono stati 5 anni persi – ha spiegato Erdogan in un comizio ripreso dall’AGI.

Alle ultime elezioni a Istanbul aveva invece prevalso Ekrem Imamoglu del partito repubblicano CHP. “Dobbiamo salvare questa città dalla tirannia del CHP e per questo lavoreremo giorno e notte”, ha continuato Erdogan spingendo il suo candidato Murat Kurum, ex ministro dell’ambiente. Kurum, oltre che nel Governo, è un ingegnere che si è occupato di ricostruire con criteri antisismici vecchi edifici nelle maggiori città turche sviluppando un progetto governativo lanciato in seguito al terribile terremoto del 1999. Il rischio sisimico è uno dei temi particolarmente sentiti dalla popolazione (l’ultimo terremoto è stato a febbraio 2023 nella zona meridionale del Paese al confine con la Siria) e Erdogan, secondo gli annalisti, avrebbe puntato anche per questo motivo su Kurum. Di certo il presidente vive queste elezioni come un referendum sul suo Governo e poi, come lui stesso amava ripetere in passato: “chi governa Istanbul governa la Turchia”.