Ungheria osso duro: non aprirà al grano ucraino

Il ministro degli Esteri ungherese, Peter Szijjarto: "No a nuove sanzioni contro Mosca"

Se il grano ucraino inizia a diffondersi nei Paesi dell’Europa centrale e orientale, distruggerà sicuramente i mercati agricoli locali e porterà alla rovina gli agricoltori di molti Paesi. Lo ha dichiarato a margine dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York, il ministro degli Esteri ungherese, Peter Szijjarto.
L’Ungheria, insieme alla Polonia e alla Slovacchia ha bloccato la decisone dell’Unione europea di abolire l’embargo, imposto momentaneamente all’export cerealicolo ucraino.
“È ovvio che prima di tutto dobbiamo proteggere i nostri agricoltori”, ha dichiarato Szijjarto, sottolineando che “Budapest è disposta a garantire il libero transito del grano ucraino attraverso il suo territorio”.
Intanto in Bulgaria, dove il Governo ha aperto le porte al grano ucraino, la tensione continua a salire: centinaia di agricoltori bloccano da giorni con i loro trattori le strade intorno alla capitale Sofia, nel tentativo di costringere il premier, Nikolaj Denkov, a seguire la linea scelta da Budapest.
Rispondendo ai moniti di Kiev, che accusa l’Ungheria di “non rispettare” i termini dell’accordo di solidarietà, Szijjarto ha notato che “l’Ucraina preferirebbe distribuire il grano in Europa centrale, ma l’accordo originale non riguardava questo”, bensì implicava “l’autorizzazione al transito, e non al commercio bilaterale”.
L’Unione europea sta lavorando sulla 12 esima edizione del pacchetto di sanzioni contro la Russia, che per il capo della diplomazia ungherese “non sono assolutamente necessarie, perché causano più danni all’Europa che alla Russia”. Szijjarto ha ricordato come le risorse energetiche dell’Ungheria “dipendano in larga misura dalle forniture della Russia”.
Durante l’incontro con Szijjarto a New York, il ministro degli Esteri russo, Serghej Lavrov, ha garantito all’Ungheria “la continuazione delle forniture di petrolio e gas”. Come ha scritto l’agenzia di stampa TASS il tema dell’aumento dell’export gaspetrolifero russo verso l’Ungheria sarà affrontato da Szijjarto a margine della Settimana dell’energia russa, in programma a Mosca a metà ottobre. Il capo della diplomazia ungherese “ha già in agenda un incontro tra l’11 e il 12 di ottobre con il vice premier con la delega all’energia, Aleksandr Novak”.