USA. Ai futuri presidenti sarà vietato decidere il ritiro unilaterale dalla NATO

Tra le righe del controverso disegno di legge, appena varato dal Congresso, si legge il nome di Donald Trump, il grande favorito dell’attuale corsa alla Casa Bianca

L’establishment dell’Europa e degli Stati Uniti hanno davvero paura di Donald Trump, che secondo i più recenti sondaggi d’opinione sarebbe avanti rispetto a Joe Biden per le elezioni presidenziali, in programma negli USA il 5 novembre del 2024. Secondo un’indagine appena svolta dal centro demoscopico Morning Consult, l’ex presidente “sarebbe avanti in ben sette Stati chiave per l’esito della tornata elettorale”. Una notizia importante per Trump, che a un mese dalle primarie repubblicane “è dato favorito anche in questa corsa”. Fra i principali sfidanti c’è Ron De Santis, attuale governatore della Florida.

Come scrive la stampa europea “la prospettiva di un ritorno alla Casa Bianca dell’ex presidente sta gettando scompiglio tra le cancellerie occidentali. Tra i più preoccupati per un Trump bis ci sarebbero i Paesi europei membri della NATO”.  Ad inquietare gli alleati è la possibilità che Trump ritiri gli USA dalla NATO. L’autorevole bimensile americano The Atlantic  ha scritto nel numero di gennaio/febbraio 2024 senza un punto di domanda “Trump will abadon NATO” (Trump abbandonerà la NATO). Da parte sua Trump ha scritto nel sito Internet dedicato alla campagna elettorale: “Dobbiamo finire il processo cominciato con la mia amministrazione volto a riconsiderare lo scopo e la missione della NATO”. E ha anche precisato: “È obbligo di ogni presidente degli Stati Uniti assicurarsi che le alleanze dell’America servano a proteggere gli interessi degli americani”.

Per scongiurare la minaccia e con una mossa a sorpresa, a pochissimi giorni dalla vacanza di Natale, il Congresso degli Stati Uniti ha approvato un disegno di legge che prevede il “divieto per qualsiasi presidente degli USA di revocare l’adesione alla NATO senza l’approvazione del Senato o un atto straordinario del Congresso”. Per semplificare la procedura del voto il provvedimento, promosso dal senatore democratico Tim Kaine della Virginia e dal repubblicano Marco Rubio della Florida, è stato incluso nell’annuale legge di bilancio della Difesa (National Defense Authorization Act), approvata il giorno prima dalla stessa Camera dei rappresentanti, che ne ha stanziati 886 miliardi di dollari e che dovrà essere approvata del presidente, Joe Biden.

Inoltre, per tranquillizzare gli alleati europei, il disegno di legge ha enfatizzato l’impegno del Congresso, separato dalle future Amministrazioni presidenziali, nei confronti dell’Alleanza Atlantica, che in parte si riferisce alle aspre critiche da parte di Trump durante il suo mandato alla Casa Bianca. Il disegno di legge ha dunque “ribadito il sostegno degli Stati Uniti a questa cruciale alleanza, fondamentale per la sicurezza nazionale degli USA”. In una nota il congressman Kaine, uno degli autori del provvedimento, ha voluto inviare anche un messaggio agli “autocrati internazionali” non meglio specificati che “il mondo libero rimane unito”. Secondo i media americani “la misura rappresenta uno strumento critico per la supervisione del Congresso sull’operato dei presidenti e anche per limitare ulteriormente l’autonomia dei futuri inquilini della Casa Bianca”.