USA. Nel Paese ci sono milioni di pozzi petroliferi abbandonati e molto inquinanti

Un’altra scoperta shock: negli Stati Uniti ci sono almeno 3,2 milioni di pozzi petroliferi abbandonati e non sigillati correttamente, che inquinano come miglia e migliaia di automobili a benzina e diesel. Le rivelazioni molto inquietanti sono state mandate in onda dalla Radiotelevisione svizzera di lingua italiana RTSI, secondo la quale questi pozzi, chiamati in gergo “pozzi orfani”, emettono ogni anno nell’atmosfera oltre a 80-100 milioni di metri cubi di CO2, anche enormi quantità di metano, che accelera il riscaldamento globale ancor più velocemente dell’anidride carbonica, e molti altri gas nocivi e addirittura cancerogeni.

“Questi ‘pozzi orfani’ non sono più di nessuno, o perché i giacimenti sono esauriti o perché chi aveva fatto le trivellazioni e li aveva sfruttati ha fatto bancarotta senza pagare i costi di chiusura”, ha spiegato ai microfoni della RTSI, Curtis Shuck, ex top manager di una compagnia petrolifera e attualmente presidente della ONG “Well Done Foundation” che lavora per chiudere i pozzi abbandonati. Per Shuck negli USA da anni è in corso “una catastrofe ambientale silenziosa”. E questo perché “la stragrande maggioranza di questi pozzi non è stata chiusa, sigillata, correttamente e continua a rilasciare tonnellate di gas inquinanti”.

L’operazione di isolamento dei pozzi oltre che complessa dal punto di vista tecnico, è molto dispendiosa: richiudere correttamente un pozzo – spiega Shuck – costa circa 80.000 dollari e finora la sua “Well Done Foundation” è riuscita a finanziare questi interventi grazie a misure compensative come “crediti di carbonio” o “donazioni private”. Anche la campagna di sensibilizzazione, che Shuck sta conducendo ormai da 4 anni, sta portando i primi risultati: nel 2023 l’amministrazione del presidente, Joe Biden, ha stanziato oltre 4 miliardi di dollari per bonificare miniere di carbone e pozzi di petrolio abbandonati.

Grazie all’iniziativa di Shuck ora si riesce a sigillare 200 pozzi l’anno. Una goccia nel mare: “Un pozzo alla volta… ora ne mancano solo altri tre milioni…”, ha scherzato infine l’ex petroliere ai microfoni della TV svizzera.