Vertice Putin-Raisi: al centro dei colloqui l’economia e i conflitti internazionali

Dopo la visita-lampo mercoledì negli Emirati Arabi Uniti e nell’Arabia Saudita, il presidente russo, Vladimir Putin, ha proseguito a Mosca il round dei colloqui Russia-Golfo Persico con il principe ereditario dell’Oman, Theyazin bin Haitham al Said, e con il presidente dell’Iran, Ebrahim Raisi.

In mattinata, a margine del Forum internazionale di investimenti, Putin ha discusso con Haitham al Said della situazione attuale e delle prospettive di sviluppo delle relazioni con l’Oman alla luce del concetto di un nuovo mondo “multipolare”. “Voglio confermare che condivido tutte le valutazioni che lei ha espresso sull’attuale situazione internazionale, principalmente per quanto riguarda la necessità di porre fine all’ingiusto ordine mondiale e al dominio dell’Occidente, nonché la costruzione di un nuovo ordine mondiale equo, relazioni economiche senza doppi standard”, ha dichiarato il principe ereditario dell’Oman. Nel corso dei  colloqui il leader russo ha trasmesso un invito al sultano dell’Oman, Haitham bin Tariq al Said, a visitare la Russia il prossimo anno: “Saremo molto lieti di vederlo in Russia in un momento conveniente per lui, già l’anno prossimo”, ha detto Putin.

Nel tardo pomeriggio Putin ha ricevuto al Cremlino il presidente iraniano, Ebrahim Raisi, per “sintonizzare” le posizioni dei due Paesi vicini sulle questioni di cooperazione economica bilaterale e sulle problematiche di ampio respiro internazionale.

Russia e Iran collaborano attivamente in quasi tutti i settori: “Abbiamo grandi progetti infrastrutturali, lo discutiamo a lungo, ora siamo arrivati all’attuazione pratica della costruzione della ferrovia Nord-Sud. Lavoriamo attivamente anche nel settore dell’energia”, ha detto Putin, secondo cui l’interscambio commerciale tra Russia e Iran è aumentato nel 2022 del 20% per salire a quota 5 miliardi di dollari. In Russia studiano molti studenti iraniani. “In generale, il lavoro è molto attivo in quasi tutte le direzioni”, ha ribadito Putin.

Com’era previsto Putin e Raisi hanno discusso in modo molto dettagliato dello sviluppo del corridoio internazionale di trasporto Nord-Sud, un maxi-progetto logistico destinato a collegare attraverso il Mar Caspio le reti di trasporto della Russia e dell’Iran, per facilitare lo spostamento di merci tra la Russia, l’Iran, l’India, l’Azerbaigian, e più in generale tra la Grande Eurasia l’Europa.

Sul piano della politica internazionale Putin e Rasi si sono scambiati le opinioni sul conflitto in Palestina tra Israele e Hamas. Per Raisi “gli attacchi israeliani alla Striscia di Gaza devono essere fermati il prima possibile. Questo problema non è solo una questione della nostra regione, è una questione di tutta l’umanità. Pertanto, è necessario trovare una soluzione molto rapida a questo problema”, ha detto il leader iraniano nel corso dei colloqui al Cremlino.

Sia l’Iran che la Russia da anni si trovano sotto il regime delle sanzioni economiche e politiche occidentali, che rallentano me non bloccano lo sviluppo economico dei due Paesi. In questo contesto Putin ha rivisto ancora una volta al rialzo la propria previsione di crescita economica della Russia nel 2023, che “non dovrà essere inferiore del 3,5%”, ovvero lo 0,5% in più rispetto alle stime precedenti.

Infine Putin e Raisi hanno discusso dell’adesione dell’Iran all’Organizzazione della cooperazione di Shanghai e al gruppo BRICS. Secondo Putin l’ingresso di Teheran in queste due autorevoli strutture “rafforzerà la loro autorità sull’arena internazionale”. Putin ha detto di contare sulla partecipazione attiva dell’Iran alle attività dei BRICS sotto la presidenza russa nel 2024. Il leader del Cremlino ha ricordato che l’Iran aveva ricevuto al vertice a Johannesburg l’invito ad aderire ai BRICS dal 1° gennaio del 2024. La Russia ha costantemente “promosso” la candidatura iraniana. “Mosca si aspetta che Teheran dia un significativo contributo costruttivo allo sviluppo sia della SCO che dei BRICS, aumentandone il peso e il ruolo di queste due organizzazioni negli affari internazionali”, ha sottolineato Putin.

Come hanno dimostrato i recenti contatti internazionali del leader russo, l’isolamento della Russia, voluto dall’Occidente, non funziona. Al termine dei colloqui il presidente russo ha accettato l’invito di Raisi a visitare l’Iran: “Approfitterò sicuramente del suo invito”, ha detto Putin, rispondendo alla proposta di Raisi. Putin ha anche osservato che i Paesi “non smettono di lavorare insieme”, aggiungendo che alla fine dell’anno è prevista la firma di “alcuni importanti documenti congiunti”. E sempre ieri anche l’Argentina ha ufficialmente invitato i vertici della Russia a “partecipare alla cerimonia di inaugurazione del presidente eletto, Javier Milei, in programma per la domenica, 10 dicembre”.