Yellen in Cina: USA proteggeranno le proprie industrie

Il Segretario al Tesoro USA non ha escluso la possibilità di imposizione di nuove tariffe e barriere commerciali

Summit Xi-Biden a San Francisco nel 2023

È iniziata oggi (giovedì 4 aprile, per chi legge) la visita di 6 giorni in Cina del Segretario del Tesoro degli Stati Uniti, Janet Yellen. Durante una sosta in Alaska prima di recarsi in Cina, Yellen ha fatto delle dichiarazioni piuttosto minacciose, sottolineando che Washington prenderà in considerazione la possibilità di imporre ulteriori tariffe e barriere commerciali alle merci in arrivo dalla Cina, per proteggere le industrie statunitensi, esposte all’aumento della capacità produttiva della prima potenza asiatica. Secondo il ministro delle Finanze USA la “Cina domina diversi settori industriali d’avanguardia e limita lo sviluppo delle analoghe produzioni americane”.

“Stiamo cercando di far crescere alcune industrie avanzate, ad esempio, quella dei pannelli solari, delle batterie elettriche innovative, dei veicoli elettrici”, ha detto Yellen ai giornalisti, sottolineando che la “Cina ha innescato enormi investimenti in questi settori dove la produzione è in forte aumento”. Per favorire lo sviluppo delle produzioni statunitensi Yellen ha sottolineato che “non si potrà escludere altre possibili modalità per proteggere (tali industrie), perché le ricadute dei sussidi cinesi concessi a queste industrie si stanno verificando negli Stati Uniti e in altri Paesi, come il Messico, il Giappone e i Paesi europei”.

L’agenda del secondo viaggio di Yellen in Cina degli ultimi 12 mesi – in precedenza aveva visitato Pechino nel luglio del 2023 – prevede numerosi colloqui con le autorità cinesi, incontri con i capitani d’industria e con i rappresentanti della comunità imprenditoriale americana in Cina. I temi di questi incontri sono diversi e vanno dalle pratiche commerciali “scorrette”, imputate alla Cina, ai possibili impatti dell’eccessiva capacità industriale cinese sull’economia globale e fino alla lotta contro il cambiamento climatico. Yellen intende inoltre sollevare alcune questioni “spinose” tra cui l’intensificazione della collaborazione tra Washington e Pechino per il contrasto al narcotraffico di fentanyl, che arriverebbe negli Stati Uniti dalla Cina, passando per i territori di alcuni Paesi dell’America Latina.

Prima di tutto Yellen visiterà Canton, dove incontrerà il governatore della provincia di Guangdong, Wang Weizhong, oltre a incontrare diversi esperti economici e rappresentanti della comunità imprenditoriale statunitense in Cina. Successivamente il programma del viaggio prevede un colloquio bilaterale con il vicepremier, He Lifeng, che precederà lo spostamento a Pechino, dove Yellen avrà un incontro con il primo ministro cinese, Li Qiang, e con il sindaco della capitale cinese, Yin Yong. Infine dopo un incontro con i professori e con gli studenti dell’Università di Pechino, Yellen avrà un bilaterale con il ministro delle Finanze cinese, Lan Fo’an e successivamente un colloquio con il governatore della Banca centrale cinese, Pan Gongsheng.

Il viaggio cinese di Yellen avviene sullo sfondo di una insolita conversazione telefonica, avvenuta il 2 aprile tra i presidenti, Xi Jinping, e Joe Biden, durante la quale i due leader hanno affrontato tutta una serie di questioni legate alle relazioni bilaterali Cina-USA, nonché ai temi di carattere regionale e globale. Il presidente Xi ha sottolineato che negli ultimi mesi i due Governi hanno “coscienziosamente” applicato le intese, raggiunte in occasione del summit USA-Cina a San Francisco nel novembre 2023. Secondo il leader cinese “questo lavoro ha permesso di stabilizzare” i rapporti tra la prima e seconda economie mondiali. Ciononostante “non si può non notare l’aumento dei fattori negativi” nelle relazioni tra Pechino e Washington. Secondo Xi, gli Stati Uniti e la Cina “non possono vivere senza avere scambi” e per questo dovrebbero “rispettarsi, coesistere pacificamente e cooperare per risultati di mutuo beneficio”, muoversi su un percorso “stabile, salutare e sostenibile senza mai più tornare indietro”.