Un articolo di: Andrea Andreoli

Antonio Tajani: per le esportazioni il Veneto è terza maggiore regione dell’Italia

Antonio Tajani e Wang Wentao

Verona al centro della diplomazia e del business sull’asse Italia-Cina.

Nella città scaligera si è svolta infatti una “due giorni” davvero intensa. Dopo la Commissione Economica bilaterale, ospitata l’11 aprile al Palazzo Scaligero,  in Fiera il 12 aprile c’è stato il Forum di dialogo imprenditoriale, che ha visto ancora la partecipazione del ministro degli Esteri, Antonio Tajani, e del ministro del commercio della Repubblica Popolare di Cina, Wang Wentao.

Tajani ha spiegato che la scelta del Veneto e in particolare di Verona è dovuta all’importanza strategica di questa regione, la terza in Italia quanto a export, che conta ben 420mila imprese di altissima qualità.

E il ministro del Commercio cinese nel suo intervento ha invitato le imprese italiane a prestare attenzione alle potenzialità delle piattaforme e-commerce cinesi che in questi anni hanno creato padiglioni virtuali italiani, a dimostrazione di quanto il “made in Italy” sia attrattivo per  il Paese asiatico che conta oltre un miliardo e 400 milioni di abitanti.

Gli accordi bilaterali restano dunque la strada privilegiata, nonostante la Commissione proprio in questi giorni abbia annunciato l’imposizione di dazi antidumping su alcune specifiche importazioni.

I partecipanti della riunione della Commissione economica mista (CEM) Italia-Cina, e del “Business and Dialogue Forum” bilaterale (Verona, 11-12 aprile 2024)

Per l’Italia l’iniziativa “via della seta” dev’essere sostituita da un programma di partenariato strategico

Il ministro Antonio Tajani ha spiegato nell’occasione perché è stata abbandonata “la via della seta”.

“Semplicemente – ha detto Tajani – è stata una decisione dettata dal fatto che l’iniziativa non aveva prodotto i frutti economici sperati. Per questo nel mio ultimo viaggio a Pechino ho spiegato che sarebbe stata sostituita da un programma di partenariato strategico”.

Si rafforzano dunque questi incontri., che avranno cadenza annuale a livello istituzionale e ogni 6 mesi per i vertici b2b. L’ICE resterà la rappresentanza diplomatica preferenziale a Pechino e in Fiera c’era anche il presidente Matteo Zoppas. Insomma con questi impegni assunti a Verona si conferma la necessità  di rafforzare il dialogo tra i due Paesi, che hanno grandi capacità commerciali, la Cina con disponibilità forti di investimenti e il “made in Italy” che nel Paese del Dragone ha molto appeal.

E naturalmente anche lo sviluppo turistico cinese in Italia: un punto fondamentale – ha detto Tajani – un settore chiave che avrà come prossima prova le olimpiadi di Milano-Cortina; e in questo binario è da inserire il volo aereo Shangai-Venezia.

GIORNALISTA, DIRETTORE TELENUOVO

Andrea Andreoli