Pino Arlacchi

Sociologo
Pino Arlacchi

Pino Arlacchi (Gioia Tauro, 21 febbraio 1951) è un sociologo italiano, divenuto noto in Italia e nel mondo per i suoi libri sulla mafia, tradotti in varie lingue. Pino Arlacchi è considerato una delle massime autorità mondiali in tema di sicurezza umana. Professore di Sociologia presso l’Università LUM di Bari, Arlacchi è presidente dell’International Forum on Crime and Criminal Law in the Global Era, un’associazione internazionale di studiosi d’eccellenza appartenenti a 50 paesi.

Dal 2009 al 2014 è stato europarlamentare iscritto al gruppo socialista europeo e relatore della strategia dell’ Unione Europea per l’ Afghanistan. Tra il 2006 e il 2008 Arlacchi ha fatto parte del comitato internazionale di 3 esperti costituito dalla Repubblica popolare cinese per redigere il piano della sicurezza dei Giochi Olimpici di Pechino 2008. Nel 2004, su incarico della Commissione europea, Arlacchi ha redatto il progetto della agenzia antiriciclaggio del Kosovo. Pino Arlacchi è’ stato presidente della Associazione mondiale per lo studio della criminalità organizzata.

Grande amico dei giudici Falcone e Borsellino, Arlacchi è stato presidente onorario della Fondazione Falcone, e tra gli architetti della strategia antimafia italiana negli anni ’90. Come consigliere del Ministro dell’Interno, Pino Arlacchi ha redatto il progetto esecutivo della DIA, la Direzione Investigativa Antimafia. La DIA venne istituita nel 1991 assieme alla sua interfaccia giudiziaria, la Procura Nazionale Antimafia, progettata da Giovanni Falcone.

Parlamentare del Partito Democratico della Sinistra per due legislature, prima alla Camera e poi al Senato (1994-97), Pino Arlacchi è stato Vicepresidente della Commissione parlamentare antimafia. Nel 1997 Arlacchi si è dimesso dal Senato per ricoprire fino al 2002 la carica di vicesegretario generale della Nazioni Unite, direttore dell’UNDCCP (ufficio delle Nazioni Unite per il controllo delle droghe e la prevenzione del crimine) e direttore generale dell’ufficio delle Nazioni Unite a Vienna.

Nel 1993 il governo Ciampi propose ad Arlacchi l’incarico di supervisore dei servizi di sicurezza italiani, ma Arlacchi non accettò per via della sovraesposizione che ciò avrebbe comportato in aggiunta al suo impegno nella lotta antimafia. Questo evento fu riportato dalla stampa, ma riemerse nel 1996 perchè il giudice Davide Monti, che conduceva l’indagine su un gruppo di truffatori internazionali chiamata “Phoney Money”, sequestrò un fax partito nel novembre ’93 da un uomo d’ affari italiano verso un suo corrispondente americano legato ai servizi di sicurezza USA. Nel fax si dava per imminente l’incarico ad Arlacchi e si ipotizzava una minaccia per il “mondo libero”, data la nota inclinazione verso sinistra di Arlacchi stesso.

Pino Arlacchi è stato professore associato di sociologia applicata presso l’Università della Calabria e presso l’ Università di Firenze, professore ordinario di sociologia generale presso l’ Università di Sassari, visiting professor alla Columbia University di New York, ed ha tenuto corsi, seminari e conferenze in varie università del pianeta.

Come Direttore esecutivo dell’UNDCP, Arlacchi ha proposto e fatto approvare nel 1998 all’ Assemblea generale delle Nazioni Unite una strategia decennale di riduzione della domanda di droghe e di eliminazione delle colture di oppio e coca in tutto il mondo, chiamata “un mondo libero dalla droga”. I risultati di questa strategia sono stati valutati nel marzo 2009 dai paesi membri della Commissione ONU sulle droghe. La dichiarazione politica votata all’unanimità alla fine dei lavori ha riconosciuto i progressi realizzati tramite questo approccio ed ha riconfermato la stessa strategia per altri dieci anni, fino al 2019.

Durante il mandato di Arlacchi all’ ONU, dal 1997 al 2002, la produzione di oppio ed eroina in Afghanistan – il maggior produttore mondiale – è stata quasi azzerata nel 2001, per riprendere in seguito, dopo l’invasione americana dell’ottobre dello stesso anno. La produzione di coca in Bolivia si è ridotta nello stesso periodo del 56%. Pino Arlacchi ha istituito un sistema di monitoraggio satellitare delle coltivazioni illecite che ha contribuito ad eliminare le piantagioni di oppio in 10 paesi.

Un altro importante risultato dell’attività di Arlacchi all’ONU è consistito nella promozione della Convenzione delle Nazioni Unite contro la Criminalità Organizzata Transnazionale approvata a Palermo da 124 paesi nel dicembre 2000 e pienamente operativa dal 2003. Si tratta del primo Trattato mondiale contro le mafie, un sogno di Giovanni Falcone, che universalizza l’esperienza italiana e di altri paesi nel contrasto della grande criminalità. Al suo centro ci sono il sequestro dei beni di provenienza illecita, l’abolizione del segreto bancario per le indagini criminali e l’introduzione del reato di associazione mafiosa.

Come Direttore del Centro ONU di contrasto della criminalità, Pino Arlacchi ha ripetuto l’esperienza di creazione della DIA promuovendo la nascita di una agenzia speciale antidroga nel Tajikistan, paese collocato lungo la rotta nord della droga che parte dall’ Afghanistan e raggiunge il mercato russo ed europeo. Questa agenzia di 500 uomini altamente specializzati, ha sequestrato nei suoi due primi anni di vita (1998-2000) oltre 4 tonnellate di eroina, pari al fabbisogno annuo di due grandi paesi dell’Europa Occidentale. Tramite questa agenzia, e tramite un accordo di collaborazione con l’ agenzia spaziale della Federazione russa, il Programma diretto da Arlacchi ha individuato il più grande sistema di stoccaggio della droga pesante mai scoperto: 40 depositi dislocati lungo 1300 km di frontiera tra Afganistan e Tajikistan, capaci di contenere oltre 100 tonnellate di eroina, sufficienti ad alimentare i mercati del’ Europa e degli USA per oltre un anno (foto satellitari e servizio pubblicati su “Panorama” nell’ ottobre 2000).

Nel campo della lotta al riciclaggio del denaro sporco, Pino Arlacchi ha promosso la firma nel 2001 da parte di 34 paradisi fiscali di un accordo che li ha impegnati a lavorare assieme all’ ONU per adeguare le loro legislazioni agli standard internazionali di trasparenza finanziaria e di contrasto del riciclaggio. L’ accordo coinvolgeva il 70% del mercato finanziario offshore, la cui dimensione era nel 2000 di 4mila miliardi di dollari.

Nel 2011Arlacchi ha elaborato assieme a Victor Ivanov, ministro russo per la lotta contro la droga, il piano euro-russo per l’eliminazione delle colture di oppio dell’Afghanistan, noto come Piano Arlacchi-Ivanov.

Nel 2012 è stato nominato Consigliere speciale del Primo Ministro della Romania per combattere la criminalità organizzata e la corruzione. Dopo la fine del suo mandato all’ ONU, Pino Arlacchi è stato consultato dagli esecutivi del Messico, del Brasile, del Venezuela, della Colombia, della Cina e di altri paesi per la formulazione di politiche ed interventi contro la grande criminalità. Il contributo fornito da Arlacchi si è sempre svolto a titolo gratuito.

Il lavoro di Pino Arlacchi è stato lodato in pubblico e privatamente da personaggi come Papa Giovanni Paolo II, Bill Clinton, Kofi Annan, Nelson Mandela, Wladimir Putin, Jimmy Carter, Yasser Arafat, il re della Tailandia, la regina di Svezia, i premi Nobel San Suu Kyi, Soynka, ElBaradei e vari altri.


Analista storico-strategico

Gianandrea Gaiani

Scrittore, giornalista, analista politico

Martin Sieff

Analista Fondazione Oasis

Mauro Primavera

Professore della London School of Economics

Robert H. Wade

Diplomatico, ex Ambasciatore d'Italia a Madrid, Londra, Mosca

Pasquale Quito Terracciano

Direttrice di ricerca all'Iris, specialista di Storia dell'Africa contemporanea

Caroline Roussy