L’Egitto: gli investimenti miliardari del settore privato nelle rinnovabili

Per il 2040 l’Egitto vuole controllare l’8% del mercato globale dell'idrogeno “verde”

Il volume degli investimenti del settore privato in progetti di energia rinnovabile in Egitto ha raggiunto quota 4,4 miliardi di dollari. Lo ha annunciato il ministro egiziano della Pianificazione, Hala Al-Saeed, secondo cui “i progetti includono l’energia solare, eolica e idroelettrica”. Per ridurre le emissioni nocive di CO2 provenienti dalle obsolete e poco efficienti centrali elettriche a carbone fossile, Al-Saeed ha detto di prevedere, che “i progetti eolici offshore guideranno gli investimenti nelle rinnovabili nei prossimi anni”.

Secondo gli esperti dell’Agenzia internazionale per l’energia (AIE) “la capacità dell’Egitto nella generazione dell’energia di fonti rinnovabili aumenterà come minimo del 65% entro il 2027, l’anno in cui l’Egitto potrà fornire oltre il 25% della capacità totale di energia rinnovabile nelle regioni del Medio Oriente e del Nord Africa”.

Oltre allo sviluppo della generazione delle energie solare ed eolica l’Egitto dedica molta attenzione alla produzione di idrogeno “verde” a basso contenuto di carbonio. Secondo le stime che il ministro del Petrolio dell’Egitto, Tarek El Molla, ha reso pubbliche durante una tavola rotonda sull’idrogeno e sul futuro delle risorse energetiche presso il padiglione egiziano alla COP28, la conferenza annuale sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite in corso a Dubai, “questa fonte di energia sostenibile rappresenterà 18 miliardi di dollari del PIL del Paese nordafricano entro il 2040”. Secondo El Molla, l’idrogeno a basse emissioni di carbonio contribuirà anche alla creazione nel giro di 15-16 anni di quasi 100.000 posti di lavoro nuovi. “L’Egitto – ha sottolineato infine il ministro egiziano – cercherà di controllare, sempre entro il 2040, l’8% del mercato mondiale dell’idrogeno verde”.