Messico, il 2 giugno le elezioni presidenziali

Il prossimo presidente del Paese del Centro America sarà con ogni probabilità una donna

In Messico è corsa a tre nelle elezioni presidenziali che si terranno il 2 giugno. E il successore di Andrés Manuel López Obrador sarà verosimilmente una donna visto che i sondaggi sono guidati da Claudia Sheinbaum, vicina all’attuale presidente e sindaca di Città del Messico apitale, per il partito progressista Morena. La principale sfidante è Xóchitl Gálvez, del partito conservatore PAN mentre in terza posizione, più staccato ecco Jorge Álvarez Máynez, del Movimiento Ciudadano (sinistra progressista).

In un sondaggio realizzato tra il 21 e il 24 maggio Sheinbaum sarebbe accreditata del 56,9% dei consensi, Gálvez del 31,2% e Máynez dell’11,9%.
Oltre al presidente saranno eletti 628 parlamentari più di 20mila seggi tra stati e comuni. 99 milioni gli aventi diritto al voto.

Sheinbaum punta sulla contiuità con Obrador: “Oggi c’è meno povertà e disuguaglianza la crescita economica supera ogni previsione e il Messico ha tra i tassi di disoccupazione più bassi”. Gálvez, imprenditrice e senatrice, si è fatta da sola partendo dal basso e discende da una famiglia di nativi: “Voglio essere presidente in modo che le popolazioni indigene possano progredire. Sono l’unica candidata ad avere un reale interesse in questo aspetto”.

L’avvicinamento alle elezioni è stato particolarmente traumatico per il Paese coinvolto in una lotta perenne contro i cartelli della droga la cui presenza è “ingombrante” in particolare nelle aree più povere del Paese. Secondo i dati riportati dal Seminario sulla Violenza e la Pace del Colegio de México, tra settembre 2023 e maggio 2024, 30 candidati per diverse cariche sono stati assassinati e 487 sono sotto protezione.