Il prodotto interno lordo del G20 dovrebbe aumentare nel 2024 del 3,1%
La crescita del PIL mondiale nel 2024 dovrebbe rimanere stabile al 3,1%, per salire l’anno successivo al 3,2 per cento. A questa conclusione sono arrivati gli autori del nuovo rapporto del titolo “La ripresa continua” , elaborato dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) sulle prospettive economiche del mondo e dei singoli Stati. Anche il prodotto interno lordo del Gruppo dei 20 Paesi maggiormente industrializzati (G20) quest’anno dovrebbe crescere del 3,1%, per rimanere allo stesso livello anche l’anno prossimo. Per quanto riguarda i risultati dello sviluppo economico dei Paesi-membri dell’OCSE nel 2024 la crescita si dovrebbe attestare all’1,7% e salire all’1,8% nel 2025.
L’OCSE è un organizzazione internazionale di studi economici che svolge prevalentemente un ruolo di assemblea consultiva e consente un’occasione di confronto delle esperienze politiche, per la risoluzione dei problemi comuni, l’identificazione di pratiche commerciali ed il coordinamento delle politiche locali ed internazionali dei paesi membri. L’OCSE, che ha sede a Parigi, conta attualmente 36 paesi membri (Australia, Austria, Belgio, Canada, Cile, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Grecia, Irlanda, Islanda, Israele, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Messico, Norvegia, Nuova Zelanda, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Repubblica di Corea, Repubblica Slovacca, Regno Unito, Slovenia, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Svizzera, Turchia, Ungheria. L’Organizzazione inoltre intrattiene rapporti con numerosi Paesi non membri, organizzazioni internazionali ed altri soggetti istituzionali internazionali.
La crescita del PIL dell’Eurozona, secondo gli analisti dell’OCSE, dovrebbe rimanere piuttosto debole, pari allo 0,7% nel 2024, prima di risalire all’1,5% nel 2025, soprattutto “grazie alla ripresa della domanda interna”. Come ha scritto il rapporto “gli aumenti salariali in mercati del lavoro e l’aumento dei redditi reali, in un contesto di inflazione in calo, stimoleranno i consumi privati. Gli investimenti beneficeranno di un graduale allentamento delle condizioni di credito e dell’erogazione in corso dei fondi del Programma di Ripresa e Resilenza (Recovery and Resilience Facility)”.
Inoltre l’OCSE ha avvertito, che “la politica fiscale dovrà inasprirsi nel 2024 e 2025 con la graduale eliminazione delle misure di sostegno in primis all’energia. Una politica fiscale prudente è necessaria per ripristinare un certo margine di manovra e integrare il graduale allentamento della politica monetaria mentre l’inflazione torna verso l’obiettivo prefissato”. In linea con le nuove regole di bilancio europee, hanno sottolineato gli esperti dell’OCSE, “una politica fiscale prudente si concentrerà sulla sostenibilità del debito e sui piani di spesa pluriennali”.
Per quanto riguarda lo sviluppo economico dei singoli Paesi il PIL dell’Italia I dovrebbe crescere dello 0,7% nel 2024 e ulteriormente dell’1,2% nel 2025. “L’inflazione elevata nel corso degli ultimi due anni ha eroso i redditi reali, la condizioni finanziarie restano restrittive e la maggior parte degli aiuti di bilancio eccezionali legati alla pandemia di Covid-19 e alle crisi energetiche sono stati soppressi, cosa che pesa sul consumo e sugli investimenti privati”, si legge nel rapporto dell’OCSE.
Anche la crescita del PIL della Francia nel 2024 dovrebbe rallentare, scendendo a quota dello 0,7%, per risalire all’1,3% nel 2025. Invece la Germania rimarrà il “fanalino di coda” del Vecchio Continente: nel 2024 il PIL tedesco crescerà dello 0,2% e dell’1,1% nel 2025. Stando a uno dei suggerimenti, che gli esperti dell’organizzazione con sede a Parigi hanno dato a Berlino “per stimolare gli investimenti pubblici e privati è essenziale continuare a ridurre gli oneri amministrativi, promuovere la digitalizzazione all’interno delle amministrazioni pubbliche e migliorare la capacità di fornitura delle infrastrutture, in particolare a livello comunale’”.
Secondo le stime dell’OCSE l’economia della Russia dovrebbe aumentare nel 2024 del 2,6% per rallentare nel 2025 all’1 per cento. Quasi lo stesso è previsto per lo sviluppo economico degli Stati Uniti: +2,6% nel 2024 e +1,8% l’anno prossimo.
Infine il PIL del Giappone dovrebbe registrare un aumento del prodotto interno lordo in termini reali dello 0,5% quest’anno, dopodiché la crescita dovrebbe rafforzarsi nel 2025, salendo all’1,1%, per “effetto di un rimbalzo della domanda interna”. L’economia della Cina rallenterà al 4,9% nel 2024 e ancora al 4,5% nel 2025.