La Germania aumenta le importazioni di petrolio dal Kazakhstan

Nel 2023-2024 il Kazakhstan esporterà verso la Germania più di due milioni di tonnellate di greggio

Oleodotto Druzhba

Dopo una prima fornitura sperimentale, avvenuta l’anno scorso, il Kazakhstan ha firmato un accordo con la Germania in base al quale la repubblica ex sovietica dell’Asia Centrale fornirà alle raffinerie tedesche oltre un milione di tonnellate di greggio entro le fine del 2024. Le forniture saranno assicurate dalla compagnia petrolifera statale “Kazmunaygaz” (KMG). Il greggio proveniente dai giacimenti di Karachaganak sarà trasportato attraverso gli oleodotti, appartenenti alla società del Kazakhstan “Kaztransoil” e a quella della Russia “Transneft”.

Finora, nei primi cinque mesi dell’anno il Kazakhstan ha già esportato verso la Germania 500.000 tonnellate di greggio, mentre entro la fine dell’anno le forniture dovranno superare un milione di tonnellate. Secondo un comunicato stampa, diffuso dalla compagnia KMG, nonostante l’agenda “verde” nell’Europa Occidentale cresce la domanda di idrocarburi liquidi del Kazakhstan. Alla fine del 2022 la Germania ha concluso un accordo con il Kazakhstan per l’acquisto di petrolio con il trasporto attraverso l’oleodotto russo “Druzhba” per rifornire di greggio la raffineria nella città tedesca di Shweidt. Nel 2023 il Kazakstan ha esportato verso la Germania 993.000 tonnellate di petrolio, mentre per il 2024 il volume del transito di petrolio kazakho verso la Germania via l’opeodotto “Druzhba”, concordato tra Astana e Mosca, ammonta a 1,2 milioni di tonnellate.

L’oleodotto “Druzhba” (Amicizia) fu costruito dall’Unione Sovietica nel 1964 per collegare i siti petroliferi dell’URSS ad alcuni Paesi del campo socialista: l’Ungheria, la Cecoslovacchia, la Polonia, la ex Jugoslavia e la Germania dell’Est (DDR), dove appunto si trovano le raffinerie di  Shweidt.