Isole Salomone, il nuovo primo ministo è Jeremiah Manele

Ex titolare del ministero degli Esteri, è considerato vicino alla Cina

Il parlamento delle Isole Salomone, arcipelago situato nell’oceano Pacifico meridionale, a est di Australia e Papua Nuova Guinea, ha scelto Jeremiah Manele come nuovo primo ministro.

Manele è considerato vicino alle posizioni cinesi, in continuità con l’ex primo ministro Manasseh Sogavare e ricopriva la carica di ministro degli Esteri quando, nel 2019, le Isole Salomone interruppero le relazioni diplomatiche con Taiwan avvicinandosi alla Cina con cui è stato stretto un accordo di sicurezza nel 2022.

Le Isole Salomone sono al centro di una delle contese tra Cina e “Occidente” – nello specificio Australia e Stati uniti – nel Pacifico. Le elezioni parlamentari del 17 aprile non avevano fatto emergere un chiaro vincitore. L’impasse politica è stata ora sciolta con il Parlamento che ha eletto Manele con 31 voti contro i 18 accordati al leader dell’opposizione Matthew Wale.

“Svolgerò i miei compiti con diligenza e integrità. Metterò sempre gli interessi del nostro popolo e del Paese al di sopra di ogni altro interesse – ha spiegato Manele secondo quanto riporta ChinaDaily.com.cn – Le passate elezioni del primo ministro sono state accolte da atti di violenza e distruzione. Le nostre economie e i nostri mezzi di sussistenza hanno sofferto a causa di questa violenza. Tuttavia, oggi dimostriamo al mondo che siamo migliori di così. Dobbiamo rispettare e sostenere il processo democratico per l’elezione del nostro primo ministro”.

In questo Paese insulare dell’Oceania che non arriva a 800.000 abitanti, le ultime elezioni erano state accompagnate da tumulti. Nel 2000 il primo ministro Bart Ulufa’alu fu costretto a dimettersi dopo essere stato rapito mentre nel 2006  l’elezione di Snyder Rini aveva provocato una sommossa nella capitale Honiara poi sedata dalle forze australiane. Forze che furono poi dichiarate “non gradite” dal successivo primo ministro Sogavare.