USA, TikTok fa ricorso contro la vendita forzata

Per il Protecting Americans from Foreign Adversary Controlled Applications Act, recentemente approvato Bytedance dovrebbe vendere il social network o chiudere entro gennaio 2025

Il 7 maggio 2024 TikTok ha formalizzato una causa contro gli Stati Uniti. L’oggetto è la legge “Protecting Americans from Foreign Adversary Controlled Applications Act”, recentemente firmata dal presidente Joe Biden che costringe la socità cinese ByteDance, proprietaria del diffusissimo social network, popolare in particolare tra adolescenti e giovani, di vendere a una società statunitense o di chiudere entro il 29 gennaio 2025.

Una legge considerato ingiusta da TiKTok che invoca il Primo emendamento della Costituzione, giudicando quindi la forzata vendita incostituzionale.
Negli Stati uniti si teme che TikTok sia una minaccia alla sicurezza nazionale visto il gran numero di dati che raccoglie e che potenzialmente potrebbero essere a portata di mano del governo cinese (cosa che Bytedance smentisce spiegando che nessuna prova è stata fornita di tali operazioni). TikTok è sotto la lente dell’ingrandimento anche in Europa, dove si teme la violazione dei dati personali, Digital Services Act, legge relativa alla trasparenza dei servizi digitali e alla loro sicurezza.

Difficile dire cosa succederà: già nel 2020 gli Stati uniti, con il presidente Donald Trump, avevano tentato un’azione contro TikTok, ma i giudici diedero ragione al social network. Alla firma della legge da parte di Biden il CEO di TikTok, Shou Zi Chew, aveva dichiarato: “State tranquilli, noi non andiamo da nessuna parte”.