Secondo uno studio dell’Associazione dei produttori di semiconduttori (Semiconductor Industry Association, SIA) tra meno di 10 anni la trojka dei maggiori produttori mondiali di microchip sarà composta della Cina, della Corea del Sud e di Taiwan
La Corea del Sud ha tutti i requisiti per sorpassare Taiwan. Secondo un rapporto pubblicato dalla Semiconductor Industry Association (SIA ) in partenariato con il Boston Consulting Group (BCG) “entro il 2032 la Corea del Sud garantirà circa il 20% della produzione globale di semiconduttori”. Secondo le stime degli analisti della SIA la Corea del Sud dovrebbe superare Taiwan, posizionandosi al secondo posto della lista dei maggiori produttori mondiali di microchip, dopo la Cina. Invece Taiwan e gli Stati Uniti, che prevedono di aumentare del 203% la produzione di microchip, dovrebbero arrivare a rappresentare nel 2032 rispettivamente il 17 e il 14 per cento della produzione mondiale. In particolare nel rapporto + stato sottolineato che i due principali produttori sudcoreani dei semiconduttori, Samsung Electronics e Sk Hynix, stanno già controllando rispettivamente più della metà dei mercati mondiali dei chip di memoria flash NAND e DRAM.
Secondo le stime della SIA nel primo trimestre del 2024 le vendite globali di semiconduttori hanno totalizzato circa 138 miliardi di dollari, in aumento del 15,2% rispetto ai risultati dell’analogo periodo del 2023, ma in calo del 5,7% rispetto alle vendite nell’ultimo trimestre dell’anno scorso.
Sul piano regionale nel mese di marzo del 2024 le vendite di semiconduttori sono aumentate su base annuale in Cina (+27,4%), in Americhe (+26,3%), in Asia-Pacifico (+11,1%), ma sono diminuite in Europa (-6,8%) e in Giappone (-9,3%).
Per scaricare il rapporto integrale della SIA dal sito di PLURALIA (PDF in inglese), ecco il link